Quali sono le cause: quando prevenzione fa rima con informazione.
Una sensazione di leggero bruciore, un pizzicore in un punto ben preciso della bocca, di solito in corrispondenza del bordo interno delle labbra, della parete delle guance, delle gengive, della base della bocca, dei lati o della superficie della lingua oppure del palato molle.
È il primo segnale che sta per comparire un’afta: la classica vescichetta rotondeggiante con superficie inizialmente rossastra e lucida e poi biancastra che può periodicamente ricomparire, da sola o in gruppo.
Le afte sono una tipologia di lesioni della bocca che evolvono formando un’ulcera di piccole o grande dimensioni. Anche la frequenza con cui compaiono è variabile: quando è molto elevata si parla di aftosi ricorrente.
Sulle cause ci sono tante ipotesi
Non si conoscono esattamente le cause delle afte. Alla loro origine ci possono essere ipersensibilità o allergie ad alcuni cibi o bevande (in particolare, caffè, cioccolato, fragole, uova, noccioline, formaggi stagionati e, più in generale, alimenti acidi o molto speziati); carenze di ferro o di vitamine del gruppo B; infezioni o sensibilizzazioni indotte da batteri presenti nel cavo orale; cambiamenti ormonali legati al ciclo mestruale o alla gravidanza; affaticamento eccessivo e stress psicofisico.
Un’ulteriore causa di afte, spesso multiple e particolarmente fastidiose chiamate mucositi, sono i trattamenti antitumorali, come la chemioterapia e la radioterapia localizzata nella zona della testa e del collo.
Non sono contagiose, ma a volte impiegano molto tempo per guarire
Le afte non sono contagiose, né pericolose per la salute e guariscono anche da sole, ma in alcuni casi e in pazienti particolarmente depressi da un punto di vista immunitario possono impiegare molto tempo a scomparire o ripresentarsi spesso, creando un serio disagio e difficoltà a bere e mangiare.
Non essendo noto lo specifico meccanismo d’insorgenza non si ha a disposizione neppure una strategia in grado di scongiurare la loro comparsa. Quando è possibile riconoscere un fattore scatenante ben definito, si può attuare una prevenzione efficace rimuovendolo o cercando di compensarne gli effetti.
Consigli utili per prevenirle
Negli altri casi, invece, è bene seguire alcune norme comportamentali cautelative. Per esempio, se si tende ad avere afte ricorrenti, si dovranno evitare i cibi acidi (compresi, alcuni frutti, specie se acerbi), molto salati o piccanti, cercando di mantenere una dieta sana, varia ed equilibrata, che fornisca tutti i micronutrienti necessari all’organismo.
Dopo ogni pasto, si dovranno lavare i denti con cura, per almeno due minuti, spazzolando delicatamente con uno spazzolino di durezza media, per evitare microtraumi a gengive e mucosa della bocca. Nella scelta del dentifricio, meglio optare per prodotti privi di sodio lauril solfato, ingrediente che può causare sensibilizzazioni.
Se si indossano apparecchi ortodontici, bite o protesi, va chiesto consiglio al dentista su come proteggere le zone della bocca più esposte a traumi da sfregamento o da contatto. Mentre se si ha la tendenza a essere ansiosi e stressati, yoga e altre tecniche di rilassamento o la semplice attività fisica regolare possono fare miracoli non soltanto sul fronte dell’umore, ma anche contro le afte.