Una padella che scotta, il latte bollente che si rovescia: oltre a essere dolorose, le ustioni anche modeste possono complicarsi, perché le aree in cui la pelle ha perso la sua funzione di barriera difensiva diventano facilmente sede di infezioni.
Definizione e caratteristiche
Le ustioni sono lesioni alla pelle che si differenziano per causa e gravità. In termini medici, con ustione si intende un danno epiteliale causato da calore secco come un ferro da stiro o il fuoco e si distingue dalla scottatura dovuta a fonti di calore umido, il vapore ad esempio.
Le cause principali di ustione sono calore o freddo eccessivo, contatto con sostanze chimiche, correnti elettriche o radiazioni troppo intense.
Cosa fare
Il trattamento varia a seconda della causa e della gravità in cui ci si trova.
Con ustioni lievi, la lesione può essere trattata anche a casa, pur tenendo presente alcuni accorgimenti:
- allontanare o eliminare la causa
- raffreddare la parte interessata con acqua corrente fresca (mai con il ghiaccio) per almeno 5 minuti, senza applicare oli o sostanze simili che impediscono la traspirazione e l’ossigenazione della lesione
- rimuovere rapidamente eventuali residui di materiale estraneo (vestiti, plastica ecc.)
- mantenere l’area pulita
- evitare di far scoppiare eventuali bollicine, meglio attendere la rottura spontanea
- non sottovalutare eventuali cambi di colorazione della pelle o segni di infezione.
A scopo disinfettante si possono impiegare l’acqua ossigenata, i preparati a base di cloro, di iodio o gli antisettici a base di sali di ammonio. L’alcool non è invece adatto.
Se le ustioni sono più gravi è necessario rivolgersi al proprio medico o, nei casi particolarmente rilevanti, direttamente al pronto soccorso.
È raccomandato di evitare il fai da te nel caso in cui si tratti di un’ustione da sostanze chimiche per non innescare reazioni inaspettate.